Metodo per diventare un altro, Edouard Louis, La nave di Teseo, 2022

"Sono condannato a sperare sempre un'altra vita?"

Questo non è solo un romanzo di formazione. 

E' la narrazione precisa, affilata, spietata, spesso dolorosa, di un cambiamento, anzi di una trasformazione, che il protagonista-autore decide di operare dentro di sè e su di sè per sfuggire ad una realtà e ad un futuro già segnati.

Eddy si guarda davanti allo specchio e decide che per essere cio' che vuole e non cio' che il destino ha già scelto per lui dovrà diventare un altro, reinventarsi completamente.

Comincia così un Lungo Addio, a passi veloci, Eddy diventerà Edouard. 

Il nostro protagonista taglia i ponti con una realtà di estrema miseria e degrado, inimmaginabili per noi in Francia.

Pagina dopo pagina si allontana dalle proprie radici, lascia il nucleo familiare, passa da un piccolo villaggio perso nel nulla del Nord, alla più vicina città di provincia, Amiens. 

E poi Parigi, la grande capitale, dove, forse, i suoi sogni si possono davvero realizzare.

Cambia accento, postura, aspetto, addirittura nome, per dimenticare le proprie origini, per un bisogno di riscatto sociale, ma anche per affermare il proprio sè, la propria sessualità troppo a lungo negata.

Con una forza di volontà titanica, accettando mille compromessi, ci riesce.

Diventa l'uomo che ha da sempre sognato di essere.

Alla fine però si renderà conto di quello che nel suo viaggio per diventare un altro ha perduto.

Ad un certo punto del cammino arriva la nostalgia per le semplici gioie della sua infanzia, persino per la povertà, per quei legami troncati di netto con i propri genitori e il proprio contesto. 

Delle sue origini comincia a mancargli tutto, anche la sporcizia, la fame, i cattivi odori. Soprattutto gli manca un amore, della cui importanza si rende conto solo quando è perduto. Forse non era solo una tappa del viaggio, ma avrebbe potuto essere IL VIAGGIO.

Eddy-Edouard è andato in mille pezzi per diventare un altro: questo libro-diario ci mostra anche il rimpianto per quelle parti di sè che è stato costretto a distruggere. Ne va alla ricerca, per non sentirsi perennemente spezzato.

Perchè ognuno di noi è fatto anche di ciò che nel tempo abbiamo cancellato, messo da parte, durante la costruzione del nostro sè adulto. 

Creature incomplete in cerca di riconciliazione.



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