Thomas Jay di Alessandra Libutti, Fazi editore, 2021
"...a volte per mantenere in vita la parte più importante di te stesso, devi darle una voce e fare cose per le quali sarai giudicato e pagherai le conseguenze. Se metti a tacere quella parte per sempre, la uccidi; se la lasci parlare, potresti essere ucciso. In ogni caso, quella parte morirà e vorrà dire la sua prima che accada, quindi sarà sempre più forte della tua volontà di metterla a tacere"
E' lo scontro di questa idealità con la razionalità e il pragmatismo dell'età adulta.
Thomas Jay, alias Francesco Lorenzini, funambolo sul filo del rasoio della vita e genio della letteratura. Innamorato del romanzo, cresciuto con Proust e Dostoewskij, giocatore di scacchi con se stesso e il suo destino.
Leggendo ho chiuso gli occhi e mi sono ritrovata in quella cella bianca, prigione del corpo, ma non dell'anima dalla quale si può uscire grazie all'immenso potere della nostra mente.
Queste pagine sono un'ode agli universi paralleli del nostro io più profondo e più vero e un bellissimo omaggio al potere salvifico della letteratura.
Perchè si può sempre voltare pagina.
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